La luce come comunicazione |
Scritto da Romano Baratta | |
La luce è l’elemento che ci permette di vedere il mondo. E’ uno degli elementi basilari per la vita. Questo lo sappiamo già, seppur spesso ce ne dimentichiamo. La luce diviene per noi scontata. Ma non sappiamo che la luce, nella sua forma artificiale e principalmente sottoforma elettrica, è anche uno dei mezzi di comunicazione più efficaci e rivoluzionari che abbiamo. Non sembra esserlo.
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Ma lo è. Comunicare non è soltanto spiegare qualcosa. Non è soltanto narrare o informare. Non è soltanto ciò che è possibile condividere in modo diretto con un linguaggio codificato. Comunicare è soprattutto arrivare alle emozioni e ciò che queste implicano nelle modificazioni dei rapporti umani. La luce ha la forza di alterare la realtà, di cambiare il nostro umore e quindi il modo di come viviamo. Attraverso la luce si modificano le nostre abitudini. Sapere come con la luce è possibile comunicare ci permette di cambiare il modo di vivere delle persone.
La luce basa la sua comunicazione su due livelli: ambientale a livello inconscio e quindi indiretto e segnaletico a livello conscio e quindi diretto. Ambientale quando suscita nelle persone determinati comportamenti e modi di pensare, come indicato da Marshal McLuhan nel suo “Gli strumenti del comunicare”. Questa forma di comunicazione ha variato, per esempio, la definizione e l’estensione del tempo utile di una giornata, portando le ore notturne ad essere sfruttate come quelle diurne.
Segnaletico quando comunica una pura e diretta informazione, come i semafori, le sirene ecc. dove il messaggio lavora sulla base di una simbologia o codifica o sulla base di un aspetto psico-antropologico facendo emergere dei retaggi basati principalmente su delle paure (esempio i fulmini).
Guardando oggi cosa comporta la comunicazione tramite la luce potrà sembrare scontato il suo utilizzo, ma in realtà non lo è, visto che viene sfruttata solo a livello basilare. Un utilizzo sapiente della luce come mezzo di comunicazione permetterebbe di migliorare la socializzazione, la fruizione dei beni culturali, i rischi sul lavoro o sulle strade, solo per citarne alcune. La difficoltà è nel riconoscere la luce come mezzo di comunicazione, perché è più facile e scontato comunicare con la scrittura e con le immagini. Ma dovremmo valutare il peso e la profondità comunicativa di un mezzo. |