L'Ultima Cena di Peter Greenaway |
Fino al 6 settembre è stato possibile visitare presso il Palazzo Reale di Milano l'ultima cena di Peter Greenaway (1942), elegante regista ed artista. Autore di eccellenti film come L'ultima tempesta, I racconti del cuscino, Il ventre dell'architetto, Lo zoo di Venere, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante, ecc., è anche un sublime artista visivo che predilige il mezzo luminoso per mettere in evidenza le sue fantasie. L'opera esposta nella Sala delle Cariatidi (Palazzo Reale) era un concerto di luce e proiezioni. Ambientazioni sofisticate orchestrate con enfasi teatrale, dove si combinavano apparecchi a led (zone perimetrali) con spot alogeni al centro. Imbandita, al centro, una tavola bianca (a ricordo di quella dell'ultima cena) che veniva invasa di luce colorata sia dall'alto, tramite gli spot alogeni con gelatine colorate, che in retro-illuminazione dall'interno mediante dicroiche e barre led rgb. Scena di luce fantastica che incorniciava l'oggetto principale: una riproduzione in scala 1:1 del cenacolo vinciano dove è affrescata l'Ultima cena (Istituto Centrale per il Restauro di Roma). Tramite sofisticate tecniche, la Change Performing Arts ha realizzato una foto del dipinto ad una risoluzione mai vista in precedenza che ha permesso a Peter Greenaway con l'aiuto del suo fedele direttore della fotografia, Reiner Van Brummelen, di creare uno spettacolo tale da sembrare che la luce arrivasse dal dipinto, entrando in rapporto con i volumi possibili a creare una geografia di ombre minuziose.
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