Bruno Munari e le proiezioni |
Bruno Munari è stato artista, designer, scrittore, docente… in questo uomo possiamo ritrovare un ricercatore, uno sperimentatore. Nulla viene fatto approssimativamente, tutto ha finalità di studio, di osservazione ed ogni campo da lui affrontato non contrasta l’altro. Dopo un iniziale approccio al futurismo, in particolare all’ambito dell’Aeropittura, Munari spazia utilizzando molteplici tecniche e materiali, viene ricordato per: la “macchina inutile”, l’”ora x”, la “scimmia Zizì”, “sculture da viaggio”, “abitacolo”….
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Per la notte bianca di Roma del 2006 è stata realizzata un'opera d'arte ambientale temporanea, che ha visto il vecchio Gazometro di Testaccio irraggiare dalla sua struttura una intensa luce bianca.
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In principio è la Realtà. Noi costruiamo, modifichiamo, assembliamo la Realtà per produrne un’Immagine. Fotografiamo, in movimento, la realtà che ci si presenta. Sia essa casuale come in un reportage, sia essa artificiale come nelle più grandi invenzioni scenografiche. Da qui nasce la prima grande collaborazione “vitale” tra la luce e la materia. La luce, meravigliosa energia, non è visibile sino a che non incontra la Materia. Viceversa, la Materia non esiste se la Luce non le da vita.
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