Kunsthaus Graz. La nuvola di luce in movimento |
La kunsthaus Graz è il museo d’arte di Graz (Austria). L’edificio si annovera tra le architetture più contemporanee esistenti oggi al mondo. Avveniristica e inconfondibile, la Kunsthaus è stata progettata dagli architetti inglesi Peter Cook (esponente del celebre gruppo di progettisti – Archigram) e Colin Fournier adagiandola sull’esistente Eisernes Haus, innovativa architettura del 1847 . La sua sinuosa forma e il tipo di materiali impiegati la distinguono in modo nitido rispetto al resto degli edifici del quartiere tale da essere soprannominata “friendly alien” (alieno amichevole). La luce è elemento portante dell’immagine e della forma dell’edificio. Di giorno, la luce entra nel museo e si diffonde nei vari ambienti grazie alle protuberanze cave (nozzles) presenti sulla sommità dell’edifico rivolte a nord. Sembrano tante antenne coordinate in direzione della luce solare. Indubbiamente sono delle finestre atipiche ma che permettono una ottima diffusione grazie alla loro forma a tronco di cono (la parte larga è in direzione degli interni del museo) come indicato da Fournier: “per catturare la luce abbiamo inciso la pelle, l’abbiamo tirata verso l’esterno e aperta permettendo al sole di entrare da nord”. La parte esterna è costituita di lastre di resina acrilica color verde vescica che avvolgono una struttura metallica che permette di sostenere il sistema Bix (sviluppato dal gruppo berlinese Realities:United): 930 tubi fluorescenti circolari da 40 watt ognuno che fanno diventare l’esterno del museo un megaschermo multimediale stereometrico a bassa risoluzione in grado di trasmettere filmati con una frequenza di 20 frame al secondo. Il sistema permette la dimmerazione di ogni singola lampada per mezzo di un controllo computerizzato, Bix-director, installato nel museo. Bix-simulator è, invece, un software disponibile sul web che consente agli artisti di simulare la trasmissione delle immagini sul volume della Kunshaus prima di imbattersi col software di controllo finale. L’architettura diviene un interfaccia del museo con la città tramite questa serie di immagini monocrome e rarefatte, tale da sembrare romantica per la sua povertà di elementi impiegati e per la bassa definizione. La soluzione povera e semplice tramite lampade fluorescenti ha permesso un indubbio risparmio di realizzazione dell'impianto se si quantifica il notevole costo che avrebbe assunto una soluzione a led. Naturalmente con i led si poteva ottenere un risultato più duttile e uniforme (maggiore risoluzione delle immagini) ma si sarebbe perso l'effetto romantico. Una eventuale soluzione con lampade incandescenti non sarebbe stata fattibile sia per i costi relativi al consumo ma soprattutto per quelli inerenti lo smaltimento del calore che avrebbe influito sul deterioramento dei materiali impiegati. Il Kunsthaus di Graz è una sorta di monumento all’era digitale.
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