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Ediltek MalpensaFiereSabato 15 novembre presso la sala Macchi della MalpensaFiere ha avuto luogo la conferenza “Illuminare Meno? Illuminare Meglio!” all'interno di Ediltek, occasione per professionisti e appassionati di discutere del tema della luce. Organizzata con la collaborazione dell'Associazione Professionisti Illuminazione (APIL). Coordinata da Tommaso Zarini il dibattito ha visto l'intervento di vari lighting designers che hanno indicato le linee guida per un buon progetto e per far si che la luce sia un bene per i cittadini.

 L'intervento iniziale è stato dell'architetto Susanna Antico esperta in illuminazione pubblica che ha parlato dell'importanza dell'illuminazione come medium per rendere non solo vivibile ma anche bella la vita notturna delle nostre città. Susanna Antico - Lighting DesignerL'illuminazione pubblica deve evolversi da funzionale a scenografica per donare qualità e bellezza agli occhi della gente, in grado di esaltare i monumenti e qualsiasi angolo creando delle vere e proprie regie per i nostri sguardi; permettendo di dirigerli con maestria. Esempio preso in considerazione è la metamorfosi avvenuta nella città di Treviglio che mediante mirati interventi, l'architetto Antico, è riuscita a modificare l'aspetto del centro storico conferendogli il giusto valore. Cinzia Ferrara - Lighting DesignerIl secondo intervento è stato effettuato da Cinzia Ferrara, illustre lighting designer nonché presidente dell'Associazione Apil che ha spiegato il progetto d'illuminazione eseguito dal suo studio (Ferrara-Palladino) per la porta aerei dell'Esercito Italiano. Discorso che ha voluto indicare le metodologie e l'approccio che un lighting designer deve avere per poter eseguire un progetto ben fatto tenendo conto non solo delle implicazioni tecniche ma anche di quelle creative. L'architetto ha esposto l'illuminazione dei ponti dei vari livelli della nave. La spiegazione metteva a confronto due possibili idee tra loro differenti:

la prima mediante una serie di plafoniere stagne 1x18 watt fluorescente da applicare sul soffitto dei lunghi corridoi. La seconda tramite una fila continua di strip led da posizionare lungo il bordo dei ponti ad una altezza di 50 cm, inclinati verso il pavimento mediante una struttura realizzata appositamente.

La scelta dello studio e dell'Esercito è ricaduta sulla soluzione a led che permette di avere sia una uniformità adeguata sulla pavimentazione che rendere visibile dall'esterno la nave da guerra, nonostante non permetta di avere gli illuminamenti verticali giusti per rendere visibile eventuali ostacoli e il riconoscimento del viso di chi cammina sul ponte.

Marco Palandella - Lighting DesignerIl terzo intervento e stato curato da Marco Palandella che con un breve intervento ha elencato gli elementi e le prerogative che deve avere un lighting designer. Ha tenuto a precisare che in giro ci sono molti personaggi che si spacciano per progettisti della luce, quelli che Palandella chiama “tuttologo”, che rovinano l'immagine dei lighting designers e distruggono il mercato dei progetti della luce mediante dei limitati e apparenti progetti illuminotecnici, dove l'unico loro pensiero è di rispettare le norme e applicare un metodo standard di intervento senza utilizzare reali capacità di progettazione. Senza l'elasticità di chi conosce bene la luce e i suoi effetti tale da superare i limiti che le norme impongono. Operatori che danno vita a illuminazioni raccapriccianti... effetti tutti uguali, che non prendono in considerazione la natura del luogo, i volumi, le forme e le funzionalità primarie.

Questo intervento ha dato la premessa all'intervento di Paolino Batani che ha voluto marcare la necessità di regolamentare l'ambito progettuale della luce tramite un quadro normativo che renda obbligatoria la progettazione e definisca il livello di formazione e specializzazione dei progettisti della luce. Indicava come riferimento la vecchia legge 46/90 che ha reso obbligatorio l'intervento di specialisti nella progettazione degli impianti elettrici eliminando così la possibilità di far realizzare impianti a tecnici non riconosciuti o non abilitati, con il conseguente miglioramento della sicurezza e della qualità degli ambienti. Il problema è valutare chi è idoneo a svolgere la professione del lighting designer e quindi riconosciuto come competente per firmare un progetto. Quali scuole o corsi si dovrà frequentare o quali esperienze si dovrà avere alle spalle per poter professare. Con una legge che regolamenti le progettazioni si arriverà anche a tutelare i lighting designers come reale professione e non come appendice di altre, contrastando il dilagare di aziende fornitrici e distributori di materiale elettrico, che svendono pseudi-progetti come frutto di elevati studi illuminotecnici, responsabili di aver rovinato un mercato appena nato.Tommaso Zarini - Lighting Designer

APIL - Associazione Professionisti dell'Illuminazione

 

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