La cattiva informazione sulla luce |
Scritto da Romano Baratta | |
“Arriveranno nuove luci, più chiare e risparmiose, sul tratto dell'asse interurbano che va dallo svincolo con la Villa d'Almè-Dalmine fino al Cassinone di Seriate. Sui tavoli della Giunta provinciale arrivano il progetto preliminare e la convenzione con il Pirellone per riqualificare l'illuminazione dei dodici trafficati chilometri. Un investimento che nel tempo darà i suoi risultati: con le tariffe attuali dell'energia elettrica, il risparmio in bolletta grazie alle nuove lampadine sarà di circa 88 mila euro l'anno, cui si aggiunge il vantaggio della minore necessità di manutenzioni (i lampioni di oggi hanno, a seconda dei tratti, dai sedici ai ventidue anni).
Da L’Eco di Bergamo.it Questa è l'ennesima cattiva informazione sull’illuminazione. Purtroppo si sente spesso dire: le luci “più bianche” sono migliori delle altre. Spesso sento dire anche che le sorgenti a luce fredda sono migliori di quelle a luce calda; capita spesso soprattutto nel mondo del retail e dei parrucchieri. La motivazione che spinge a sostenere affermazioni simili è dovuta alla credenza che la luce fredda dei tubi fluorescenti, delle sorgenti a ioduri metallici o a LED sia più simile alla luce solare. Niente di più sbagliato! Avete provato a vedere che risultato c’è illuminando con luce fredda l’incarnato, i capelli, o dei capi di abbigliamento? E il clima luminoso di questi esercizi? Un vero obbrobrio! Ritornando all’articolo, secondo l’Eco di Bergamo le luci "più bianche" garantiscono una migliore illuminazione rispetto alle altre. Francamente non comprendo la motivazione tecnica di quest’affermazione. Sarà per la resa cromatica migliore rispetto alle sorgenti al sodio ad alta pressione? Su un tratto stradale interurbano non vedo la necessità di una elevata resa cromatica e poi non è detto che le sorgenti a “luce più bianca” siano ad alta resa cromatica, visto che esistono sorgenti a luce bianca come quelle al mercurio ma anche alcune a LED che hanno una resa cromatica molto bassa. I giornalisti dovrebbero, prima di scrivere, informarsi sul tema del loro articolo per evitare inutili letture ma soprattutto una cattiva informazione che va ad educare in modo sbagliato l’opinione pubblica. Ed io che mi meraviglio e mi domando come mai sento dire che la luce fredda è meglio delle altre! Poi ci meravigliamo che le nostre città sono illuminate in modo orrendo! - Secondo l’Eco di Bergamo: Luci bianche = migliore illuminazione In realtà dovrebbe essere: Miglior progetto e buoni corpi illuminanti = migliore illuminazione - Alla redazione de l’Eco di Bergamo consiglio la prossima volta di chiedere consulenza a qualche professionista di illuminazione. |
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Commenti
Raffaele, il mio testo non vuole proclamare che il sodio è meglio di altre sorgenti ma semplicemente far presente che degli articoli così generici e fatti male, senza professionalità nuociono alla cultura della luce. Fanno cattiva informazione. Tenga conto che quando sono a progettare un ambito urbano, non mi pongo nessun preconcetto si sorta nei confronti delle sorgenti, al contrario dei sostenitori di Cielo Buio.
Poi per quanto concerne l'illuminazione stradale e la resa in generale è proprio sicuro che la luce al sodio ad alta pressione (non è monocromatica, magari si confonde con quella a bassa pressione) sia tanto negativa? Io ci ho riflettuto e dopo aver osservato molto le strade di tutte e tre le tipologie di illuminazione (LED, HIT e sodio) e posso dire che quelle a LED danno, ad oggi, un grosso fastidio di abbagliamento diretto.. mentre per quanto concerne la cromia.. preferisco alla lunga una strada un po' seppiata (con il sodio) che quella acida della luce bianco freddo della ioduri metallici o dei LED. Guidare o semplicemente passeggiare su quelle strade è davverò straniante! Preferisco di lungo la temperatura extra-calda e virata al seppiato delle sodio. Mi riferisco all'illuminazione di strade periferiche o interurbane.
Purtroppo di strade illuminate a ioduri metallici a 3000K ce ne sono poche in giro..
L'ideale sarebbe utilizzare una temperatura di colore più calda, 2700K-3000K, così si otterebbero sicuramente delle strade più conviviali e meno stranianti.
Una ioduri metallici oppure la white-son... un po' più calda della precedente.
Mi è capitato spesso che mi chiedessero ambienti iper illuminati e non c'era modo per convincerli diversamente.
Per molti avere un negozio illuminato con una luce bianca come una pista da sci di Cortina a mezzogiorno in una giornata di pieno sole è irrinunciabile, costi quel che costi, perché qualcuno gli ha detto, ma non si sa esattamente chi, che più un negozio è illuminato, più la luce è bianca e abbagliante più si vende....mah!!
Lo stesso principio dei negozi con la musica techno a palla, più c'è casino più i giovani comprano, etc.
Ma chi le avrà inventate tutte queste baggianate?
Non so se fanno parte di leggende metropolitane o di una logica commerciale per far spendere di più per gli allestimenti dei negozi.
A mio parere non è un problema solo di giornalisti, è un problema di ignoranza collettiva sull'argomento.
Le città sono illuminate o poco e male o troppo e male, così come molte attività commerciali, ma almeno da qualche tempo ci siamo accorti che c'è un problema di inquinamento luminoso e che spendiamo una cifra spaventosa per l'illuminazione.
Speriamo sia l'inizio di una nuova cultura della luce....
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