LE CITTA' DI LUCE: Makaza
Scritto da Romano Baratta   
 

Mi ritrovai d’un tratto a Makaza, una città-magazzino.  Una città coperta. Una città chiusa. Una città che è solo interno e niente esterno. Makaza ha il compito di archiviare tutto il necessario per l’intero distretto. La gente che vi abita lavora solo per il magazzino e per sviluppare la logistica per l’intero distretto. Queste persone non vedono la diretta luce del sole.

 

In questa città, però, ho assistito all’illuminazione migliore che abbia mai visto fino ad ora in un magazzino. Una delle migliori possibili da realizzare con un budget basso di esecuzione e con un minimo costo di mantenimento.

L’intera città è illuminata con una bella luce indiretta. Calda. 2500K. Molto probabilmente luce al sodio ad alta pressione. Una luce che rende il grigiore dell’intera città-magazzino un luogo da favola. Una città chiusa che però lavora, durante le ore diurne, con una perenne luce da tramonto marino. Nelle ore notturne Makaza si illumina dapprima con una intensa luce azzurro-notte e poi  con una non-luce dello stesso tono. Il cambio di illuminazione comunica la fine della giornata lavorativa agli abitanti.