La luce fa gruppo |
Scritto da Daniela Lussana | |
La luce negli anni sta pian piano divenendo una materia da considerare nelle sue varie possibilità di utilizzo e non più una semplice realtà scontata, sempre più l’argomento luce ed illuminazione è giudicato positivamente e reputato per la sua importanza anche nell’ambito civile ed industriale e non solo in quello dello spettacolo. Questo inizio di cambiamento lo si deve in primis ad alcune associazioni come L'AIDI (Associazione Italiana dell'Illuminazione) e all’ADL (Accademia della Luce), che con i corsi e le manifestazioni si sono attivati in modo importante sul territorio. Hanno poi iniziato a rendere accessibile a tutti la cultura della luce le varie riviste d’illuminazione, come il nostro portale, che ricordano e sottolineano con costante cadenza l’importanza che ha l’illuminazione; convegni, conferenze, workshop, che ci forniscono dati prettamente tecnici, si organizzano con maggior frequenza; inoltre, negli anni, sono nati in varie parti del mondo molteplici eventi legati alla luce (Lione, Torino, Francoforte, ecc.) che ne mostrano il lato scenico e di ricerca e che nel tempo stanno divenendo appuntamenti fissi non solo per gli appassionati. Non a caso proprio in questo periodo nei Lighting Designer è maturata la consapevolezza che il loro lavoro è un valido ed importante valore aggiunto per ogni situazione, questo lo dimostra la petizione in essere (link petizione). Come più volte ci è capitato di rimarcare: la luce fa la differenza in ogni ambito. Risulta evidente che quanto sopra è un dato di fatto quando ci si confronta con le varie proposte che alcune organizzazioni di recente creazione avanzano. Sono infatti nati vari gruppi di azione privati che promuovono spontaneamente la conoscenza sulla luce e protestano contro la mala illuminazione dei luoghi. I loro nomi ed i riferimenti dei loro siti o pagine internet, per potervi permettere di contattarli, li abbiamo pubblicati su Lighting Now! nei mesi passati. Oggi voglio fare una veloce presentazione di alcuni di essi, i più conosciuti, specificandone le caratteristiche visto che sono tra loro molto simili ma in realtà si differenziano notevolmente non solo nelle modalità di azione ma anche nelle finalità. Uno dei primi che ha iniziato ad esprimersi è stato Guerrilla Lighting. Questo gruppo è nato in Inghilterra ma in seguito si è diffuso ovunque nel mondo. È organizzato in raggruppamenti di persone con differenti conoscenze della luce, vi sono sia Lighting Designer che semplici appassionati. La loro è una vera e propria lotta contro la mala illuminazione, contro gli sprechi dati dagli eccessi di luce senza senso… La finalità che li associa è quella di porre l’attenzione delle amministrazioni delle città e della popolazione sulla questione luce ma in modo divertente. Le loro sono delle vere e proprie azioni di luce. Le loro armi di attacco sono delle torce. Le azioni con cui si attivano improvvisate e consistono nel riunirsi tutti in un determinato posto e, senza autorizzazioni o avvisi, con delle torce illuminano monumenti, edifici, strade, ponti…. Prima dell’azione vi è la stesura di un vero e proprio piano ed una completa programmazione, l’illuminazione è, prima della messa in opera, ben organizzata e ad ogni persona viene affidato un preciso compito. L’illuminazione è temporanea. Ci si gode per quel lasso di tempo l’effetto della luce dato dalle torce e poi tutto viene di nuovo spento, le armi vengono dopo qualche minuto riposte. Tutto torna come prima ma con la consapevolezza che basta poco per trasformarlo al meglio. L’effetto “prima” e “dopo” è immediato e ben chiaro. Quello che caratterizza Guerrilla Lighting è l’abbinamento tra professionalità, data da una buona organizzazione dell’illuminazione, collegata alla parte del divertimento, data dall’azione stessa. Vi è poi il Social Light Movement (Movimento Sociale della Luce) che si presenta con questi motti: “La luce è un diritto, non un privilegio” - “Le persone prima dei luoghi”. La sua finalità è focalizzata nel voler unire tra loro vari Lighting Designer e di volerli stimolare al meglio per far si che realizzino buoni progetti illuminotecnici. Gli obbiettivi sono principalmente le aree degradate che meritano una nuova veste illuminotecnica per poter acquisire sicurezza e bellezza. Questo gruppo svedese ha stilato un manifesto dichiarando i propri scopi, tra cui vi è quello di educare la popolazione in merito ad un utilizzo corretto della luce, per fare questo prendono come referente sia colui che è il primo responsabile delle illuminazioni delle città, passando attraverso urbanisti, architetti, paesaggisti ed arrivando fino al cittadino più semplice. Concepteurs Lumiere Sans Frontieres. Sono Lighting Designer che promuovono luce di qualità in un ambito di sviluppo sostenibile. È un gruppo nato in Francia che realizza interventi d’emergenza in luoghi di disagio. Bene conosciamo i “Medici Senza Frontiere”, le azioni dei “Concepteurs Lumiere Sans Frontieres” hanno gli stessi loro obbiettivi, quindi vengono attuate in zone con catastrofi, conflitti o violenze. Come viene menzionato nella loro presentazione queste équipe di persone non mettono in pratica azioni per un’assistenza operativa ma sono parte della gestione globale di questi piani d’emergenza. Considerano la luce un elemento essenziale per l’attuazione delle azioni di soccorso durante le ore notturne, ma tengono anche in totale considerazione il lato più strettamente sentimentale della luce stessa, cioè la dimensione più spirituale e la possibilità che con essa si possa rincuorare il soggetto debole. Per i loro interventi vi sono vari punti di particolare importanza che devono considerare e analizzare ogni volta: si devono attivare velocemente per poter rendere immediata la loro azione; è opportuno che consultino gli esperti del luogo in cui intervengono per tenere in considerazione i costumi e la cultura delle popolazioni; devono cercare di utilizzare impianti ad alta efficienza energetica ma anche economici per poter abbattere ogni tipo di spesa in eccesso; devono rendere gli impianti liberi da clientelismi e per questo è necessario che insegnino agli abitanti del territorio a gestire correttamente gli impianti. È nato in Giappone ma ha sede in varie città del mondo il Tanteidan Lighting Detectives. Questo gruppo si occupa principalmente di problemi legati all’illuminazione ambientale. Gli eccessi di illuminazione non sono accettati dai membri del gruppo che si attivano studiando l’urbanistica e promuovendo varie possibilità di luce. Le persone che fanno parte di questa organizzazione no-profit tengono in forte considerazione gli effetti dell’inquinamento luminoso e, basandosi sulla luce naturale che insegna loro le modalità di illuminazione, si impegnano a mettere in atto i loro studi e le loro ricerche. L’efficienza energetica è un altro elemento che tengono presente nei loro studi e nelle loro performance. Il Collettivo Azione Luce è l’ultimo nato tra i gruppi d’azione internazionali che difendono la cultura della luce, ma il primo nato in Italia. Ha preso vita inizialmente come gruppo su Facebook ed ora sta cercando di organizzare le sue prime manifestazioni pubbliche. “Far acquisire alla gente la consapevolezza di poter vivere meglio con una luce migliore” questo è quello che cerca di ottenere con la propria presenza sul territorio. È composto da Lighting Designer, artisti, cultori della luce. Il “Collettivo Azione Luce” principalmente lotta per il riconoscimento della professione dei Lighting Designer in Italia. In campo pratico il suo intento è quello di sensibilizzare tutta la penisola in merito alle varie potenzialità della luce ed alle varie possibilità illuminotecniche, i suoi membri vogliono attrarre l’attenzione sulla necessità di stipulare veri e propri progetti illuminotecnici da parte dei professionisti riconosciuti ed ottenere l’appoggio delle amministrazioni. |