Il Luxometro di Roma |
Scritto da Romano Baratta | |
Per la notte bianca di Roma del 2006 è stata realizzata un'opera d'arte ambientale temporanea, che ha visto il vecchio Gazometro di Testaccio irraggiare dalla sua struttura una intensa luce bianca.
L'idea è dell'artista Angelo Bonello (Torino 1971), direttore artistico e regista di Kitomb – Extreme Theatre Company - che, con questa installazione, ha voluto dare un segno tangibile di quella che è la filosofia del suo linguaggio artistico, centrato sull'emozione e la codifica dei segni. Un grande segnale di stravolgimento dello spazio urbano a divenire emblema della Roma contemporanea.
Il Gazometro è alto 92 metri e ha un diametro di 63 metri, sulla struttura è stata applicata una serie di strip led a luce bianca (6000K circa, all'interno di una guaina di plastica trasparente, per un totale di 10850 metri e per un consumo di 30Kw/h). L'installazione e composta da 11 anelli di 200 metri di circonferenza, 40 linee verticali da 80 metri ognuna e 40 linee diagonali da 90 metri cadauna. L'opera permetteva di creare un vero e proprio spettacolo di luce dinamica, questo mediante il sistema di gestione costituito da un interfaccia PLC di comando a distanza, che comunica con un software di controllo Light Warrior Studio, che consente di programmare le scene di luce in sincronia con una colonna sonora. L'installazione, pur non essendo un'opera interessante dal punto di vista artistico, la si può considerare un buon intervento di luce dinamica, che, forte dell'immensa struttura che la componeva, diveniva un tangibile segnale nelle notti romane, visibile anche da molti chilometri di distanza.
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